L’Istituto Tecnico Agrario “Di Poppa-Rozzi” di Teramo in visita al parco paesaggistico.

Una piacevole giornata tra i paesaggi loretesi assieme ai ragazzi dell’Istituto Agrario “Di Poppa-Rozzi” di Teramo

 

Loreto Aprutino (PE). In data 17 novembre le classi 5AP e 5BP, accompagnate dai professori  Tiziano Falconi, Francesca Vese, Maurizio Pavone e Elena Del Toro, hanno visitato il paesaggio loretese, il suo centro storico e il giardino paesaggistico Lauretum.

Dopo una mattinata dedicata a sostenibilità e coltivazione della vite presso la Cantina Talamonti, i ragazzi, accompagnati da Alberto Colazilli, hanno visitato la famosa Quercia delle Streghe a Passo Cordone. L’albero monumentale, tra i più importanti d’Italia, è stato illustrato da Colazilli per quanto riguarda la storia e l’importanza paesaggistica. La professoressa Del Toro, dottore forestale, ha spiegato le azioni conservative e i vari interventi per migliorare la salute dell’esemplare.

 

 

Nel pomeriggio, accompagnati da Alberto Colazilli, i ragazzi hanno visitato i giardini del Parco Paesaggistico Lauretum. Dopo aver raccontato la storia del restauro dei luoghi, sono state visitate le aree principali del parco tra cui il “Giardino dei Ligustri” CEA di interesse regionale, l’Arboretum e l’uliveto storico panoramico su Loreto.

I ragazzi hanno potuto scoprire il dietro le quinte di un importante progetto di restauro paesaggistico che ha rivoluzionato il paesaggio loretese per circa 3 ettari. Un lavoro impegnativo che, nel corso di diversi anni, è riuscito a trasformare in meglio aree degradate, bonificando discariche e roveti a ridosso del borgo antico.

 

 

 

Proprio la ricostruzione di un paesaggio culturale è al centro del Parco Paesaggistico Lauretum, un complesso di giardini che si aprono al territorio, che hanno intenzione di dialogare con il borgo storico e di intrecciarsi con le emergenze storico-culturali loretesi,  a cominciare da Fontana Grande per arrivare al percorso della Via Pretara verso Santa Maria in Piano. Ai ragazzi è stata illustrata anche la storia e il progetto di conservazione dell’olmo storico di Loreto Aprutino, il più grande in zona centro storico, sicuramente tra i più imponenti dell’area vestina, parlando della corretta potatura degli alberi e degli interventi mirati e professionali che devono migliorare l’albero senza distruggerlo.

 

 

 

A seguire un immancabile giro tra i palmizi del parco, con suggestioni e rimandi ai giardini di epoca Liberty dove l’esotismo era da padrone. Affascinate il lungo processo di restauro e conservazione del viale storico di accesso al giardino, dove le  potature professionali in tree climbing hanno salvato diversi cipressi storici.

Ai ragazzi è stato spiegato quanto è importante avere a disposizione competenza multidisciplinari per gestire i giardini e i beni paesaggistici.  La complessità di giardini di questa importanza non può permettere azioni improvvisate e prive di competenza e pianificazione. E’ fondamentale lavorare sulla sinergia e sulla collaborazione tra figure tecnico-scientifiche e culturali di altissimo livello che sappiano dove mettere le mani.

 

 

A conclusione della giornata, si è svolta la visita guidata presso il Museo dell’Olio di Loreto Aprutino. Qui, accanto  alla scoperta dell’antica e gloriosa storia della produzione dell’olio loretese tra 800 e 900,  si è compreso il valore artistico, storico e  naturalistico di un intero territorio totalmente votato all’agricoltura di pregio.

Un paesaggio, quello loretese, che si mostra nella sua continua eleganza, tra grandi palazzi aristocratici dove domina il mattone e la raffinatezza architettonica, per poi arrivare alle campagne circostanti, ai giardini storici e orti che si sviluppano nel centro antico. E poi gli alberi monumentali che costellano come gemme il paesaggio delle contrade. Lauretum, una cittadina degna di rinascita, in cui bisogna rimboccarsi le maniche per ricostruire un paesaggio.

 

 

Questa esperienza ha sicuramente insegnato ai ragazzi qualcosa sul valore del tempo nell’arte dei giardini e nella cura del territorio. E’ essenziale spendere bene il poco tempo a nostra disposizione per produrre bellezza. Per far crescere le piante ci vogliono decenni, per tagliarle o degradarle ci vuole pochissimo tempo, qualche ora o qualche giorno.

Quanto costa alla collettività un paesaggio degradato o perso per sempre nella cementificazione? Tantissimo in fatto di lacerazione della memoria storica. Questo è il concetto che vogliamo insegnare al parco paesaggistico Lauretum: il valore della memoria storica. Alla prossima lezione con i ragazzi delle scuole.

Alberto Colazilli

Curatore del Parco paesaggistico Lauretum

 

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